406ARSIA

Avete sentito parlare della citta’ che oltre ad essere una citta’ dei minatori e’ la piu’ giovane dell’Istria? Se la risposta e’ negativa, scegliete Il Percorso Liburnia e avviatevi in direzione di Arsia. Siamo sicuri che finora non avete provato mai qualcosa del genere. Come se fossero delle quinte di una modesta scenografia, Arsia vi ammalierà con le sue file di case ordinate che quasi irrealmente paiono fondersi col paesaggio della valle del fiume Arsia.

Costruita nel 1936 secondo il progetto dell’architetto Pulitzer - Finale, Arsia fu la prima citta’ moderna dell’epoca pensata appunto per soddisfare i bisogni dei minatori e delle loro famiglie con tutto il necessario; scuola, ospedale, cinema, pallazzetto dello sport, oltre alla chiesa consacrata alla protettrice dei minatori (S. Barbara). Seppur nell’area dell’Albonese l’attivita’ delle miniere sia andata scomparendo, i resti della storia mineraria potrete trovarli nella chiesa di S. Barbara dove e’ possibile visitare una ricca collezione mineraria.

Il sentiero vi porta in un villaggio di pescatori nel Golfo di Raša, a Traghetto. Ha ottenuto il nome dall'esistenza secolare di un traghetto che congiungeva le due sponde (dal latino: traiectum). Ai tempi veneti esso era noto come Traghetto S. Zorzi.
A Traghetto si trovano le rovine della chiesa di S. Giorgio con l'abside sporgente. Fonti storiche menzionano l'esistenza di un castello medievale (Castello di S. Giorgio). L'abitato ebbe un momento felice sul finire dell'Ottocento quando nelle sue vicinanze fu costruito il porto per il caricamento del carbone. Nell'entroterra di Traghetto sono stati scoperti diversi rinvenimenti antichi.

Proseguire lungo il sentiero attraverso le piccole città lungo la penisola Skitača, Trgetari, Sveti Lovrec Labinski, Viškovići, Brovinje fino al villaggio di Skitača, (Schitazza), sorto sull’altipiano della costa orientale Istriana.

Luogo dal singolare nome di provenienza valacca (morlacca), che indica quel tipo di persone che si spostano in continuazione (vagabondi), che fu fondato nel quattrocento da una delle tante carovane di Istriano-rumeni che qui si insediarono fuggendo dall’avanzata dei Turchi, e che il proprio massimo lo raggiunse tra le due guerre quando contava addirittura 350 anime. Oggi però, quasi completamente svuotato con appena 4 anime, Schitazza è soltanto una meta per escursionisti e pellegrini considerando che sul vicino colle si cela la famosa sorgente di acqua medicinale nella roccia. Schitazza è definitivamente il luogo dal quale ai vostri occhi si apriranno nuovi e speciali orizzonti, considerando che da questo punto spicca una tra le vedute più spettacolari sul Quarnaro, ed in condizioni ottimali di visibilità potrete intravedere anche i lineamenti di Venezia.

Prosegui lungo le pendici della penisola che ti porta parzialmente su strade di macadam, in parte sul sentiero asfaltato fino a Salakovci. Dopo aver fatto una discesa attraverso il villaggio di Breg dove vi unirete alla valle del fiume Raša, tornate a Raša da dove siete partiti oggi.

Luoghi da visitare

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Nota: La mappa e i percorsi sono a carattere informativo e vengono utilizzati a proprio rischio.