611PISINO EST

Benvenuti su un altro percorso che vi porterà alla scoperta di magici paesi medioevali costruiti in pietra...

Pisino, indimenticabile grazie al suo suggestivo sito sulla cima del burrone carsico che sovrasta la Foiba, rappresenta una richiamo per tutti i curiosi e gli avventurieri, specialmente la fortezza della città (Il Castello – oggi sede del Museo Etnografico e del Museo civico di Pisino), situata in cima al profondo burrone di 130 m d'altezza, in fondo al quale scorre il fiume Pazinčica che sbocca dalla Foiba di Pisino. Proprio questo era la motivazione per Jules (Giulio) Verne da ambientare proprio in questi luoghi una parte del suo romanzo “Mathias Sandorf” del 1885. A Pisino non dovete perdervi nemmeno la visita della chiesa parrocchiale di S. Nicola con i suoi affreschi e stemmi.

La stazione successiva è Cerreto. Qui visitate la chiesa dedicata alla SS. Trinità, risalente al 15. Secolo, arricchita da affreschi, e la visita alla chiesa parrocchiale dedicata alla Madonna Assunta e risalente al 19. secolo.

La strada vi porterà attraverso Passo e la valle di Bogliuno fino a Valdarsa, quindi passando per Vosilla fino a Chersano. Questa proprietà feudale, che deve il suo nome alla viva roccia carsica sulla quale è stata costruita (Krsan significa in croato roccioso), é sorto sui resti di un borgo dell'Alto Medioevo. Dal 14. secolo in poi Chersano ha fatto parte del dominio dell'impero austroungarico, poi dal 19. secolo è stato governato da varie famiglie, ma è rimasto uno dei castelli baronali più conservati in Istria. Proprio qui, entro le alte mura del castello di Chersano e dalla chiesa di S. Antonio Abate risalente al 17. secolo, è stato ritrovato nel 1850 uno dei documenti più importanti del Medioevo istriano, il celebre "Atto di confinazione istriana". Redatto in glagollitico, e poi anche in latino e tedesco, tale testo ha determinato un particolare periodo del Medioevo istriano, considerando che proprio in esso sono stati chiaramente definiti i confini territoriali! Passando per Potpican (Pedena inferiore) – la città più recente dell’Istria, fondata accanto allo scavo dell’oggi chiusa miniera di carbone fossile, arrivate attraverso Tupliaco e il paesino di Zajci, a Gallignana.

Un gioiello tra i tramonti istriani siccuramente é Gallignana, con il palazzo gotico-rinascimentale Salomon. e la chiesa di Santa Maria che si trova al centro della piazzetta principale e nella quale sono conservati affreschi del 1400, e dalla cappella, in passato vescovile, di S. Antonio da Padova risalente al 14. secolo. Prima di mettervi in direzione di Pisino dovete assolutamente risalire verso la chiesa parrocchiale di Gallignana dedicata a San Vito, Modesta e Crescenza, risalente al 17. secolo, dalla quale potrete godervi la vista indimenticabile della valle di Felicia.

Per tutti quelli che sceglieranno di intraprendere il percorso alternativo da Ceretto scegliendo di attraversare i paesi di Moncalvo e Moncalvo di Sotto, abbiamo una piccola nota: non perdetevi in nessun modo una sosta a Moncalvo! Il paese che una volta era abitato da Celti, quindi da Romani (che l’hanno denominato Mons Nudus, che stava per monte infecondo e calvo), è un luogo singolare. Quindi trovate un po’ di tempo per sbirciare all’interno della porta cittadina verso la piazzetta dove si trovano la chiesa dei SS. Pietro e Paolo ed il bel palazzo con la loggia a suo tempo sede dei signori del paese, i De Franceschi, dalla cui famiglia provengono grandi storici ed amanti del patrimonio culturale istriano.

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Nota: La mappa e i percorsi sono a carattere informativo e vengono utilizzati a proprio rischio.